La Repubblica Popolare Cinese vieta ufficialmente l’utilizzo delle bacchette di legno usa e getta, quindi cosa facciamo quando ci troviamo in un ristorante giapponese o cinese o compagnia bella? Tiriamo fuori le nostre bacchette magari di legno decorato o di plastica colorata e mangiamo con quelle.

Potrebbe essere anche una buona idea quella di regalarne un bel paio stravaganti ad amici o parenti che sono amanti della cucina orientale, così facciamo una bella figura a natale e anche con l’ambiente!

La Cina finalmente si sveglia dal torpore e scopre che, a parte i quattro panda che gli sono rimasti, forse è il caso di preoccuparsi anche per lo stato delle proprie foreste, quindi si accorge che le famigerate bacchette di legno che si usano per mangiare costano troppo in termini di salute del pianeta, infatti vengono smerciate la bellezza di 45 miliardi di bacchette solo nel paese di Mao, per non parlare di tutti gli altri esemplari che si vendono in tutto il resto del mondo. Questo andazzo si sta rivelando deleterio per tutti quanti e quindi la proposta cinese è quella di vietare la vendita nei ristorati di queste bacchette ed effettivamente adottare il sistema che si utilizza nei ristoranti di mezzo mondo: lavare le posate! Quindi, se vogliamo aggiungere anche un bel tocco di design ecco che si può far un bell’elenco di posti interessanti dove scovare il regalo ecologico adatto!


Rock ‘n Roll chopstick

Jacky Wu Tung Chih è il designer inventore di questo genere di chopsticks davvero speciali, infatti sono di acciaio inox e sottili solo 3 mm, sono piatte e possono essere arrotolate su se stesse tipo anello. Sembrano tanto quei braccialetti che andavano di moda quando andavo alle elementari… schioccavano solennemente quando sbattevano sul polso, ma poi li hanno vietati perchè ci si tagliava le vene con i bordi taglienti. Pazienza vorrà dire che invece di piegarli intorno al polso li si metterà in un sacchettino a parte. Comunque volendo le si può usare come cannucce perpetue.


Uki Hashi chopstick

Da un’idea di Mikiya Kobayashi per H Concept. L’idea è un pò per maniaci della pulizia ma ha un suo perchè, infatti la parte terminale della bacchetta è rialzata ovvero progettata apposta per non dover mai toccare il tavolino o il porta-bacchette di ceramica. Si possono scegliere in plastica colorata e o in bamboo e si possono vedere qui.


Flostick

Questo esempio di design completamente ispirato alla natura, e non è difficile notarlo, è usa e getta (ma non disperiamo), ma ha una durata più lunga perchè utilizza il sistema della cipolla. Ogni volta che si usa invece di buttarlo si “sbuccia” l’ultimo strato e come nuovo è pronto per un nuovo pasto!

È possibile utilizzarlo per tre volte, infatti le foglioline oltre ad essere elemento decorativo, servono anche ad indicare il numero di strati disponibili. Hak-Byoung Kim è il designer coreano che ha progettato Flostick, geniale anche l’idea di utilizzare il bastoncino sbucciato come supporto per le piante da vaso, anche se… utilizzarle ancora come bacchette non porterà certo il mondo a scatafascio…


Tukaani

Questo è decisamente divertente, a guardarlo si direbbe più uno spillone della nonna, in realtà si tratta di un paio di bacchette a molla, che presumo si chiamino tukaani poichè ricordano vagamente il becco del tucano.

Sono progettate da Lincoln Kayiwa e sono prodotte in Finlandia, in argento puro 925 con tanto di marchio certificato e copyright stampati sulle bacchette. Certo è che potrebbero fare una strana impressione a tavola, ma sono per tutta la vita (come i diamanti) e fanno la loro porca figura. Dove si compra ancora non mi è chiaro, ma il sito è anche in italiano e quindi vale la pensa di tenerlo d’occhio!


ChimpSticks

Questo è per i bambini o per coloro che amano il kawaii oltre misura. Sono platicose e colorate e hanno la faccina felice di una scimmietta sorridente che, anche in questo caso, svolge la funzione decorativa e funzionale tenendo unite le bacchette all’estremità. È in silicone alimentare e quindi lavabile in lavastoviglie tutte le vole che si vuole e volendo si possono staccare le braccia e cambiarle con altre che ci piacciono di più. Molto simili della stessa azienda e degli stessi materiali ci sono i Chopstick kids pensati per aiutare i più piccoli a imparare a tenere in mano le famigerate bacchette. Melamina e silicone alimentare. Si compra in negozio solo in America e Canada, ma non disperate volendo si trova online qui.


More than chopsticks

Divertente, coloratissima e tedesca l’invenzione di Müller Johannes e Moritz Willborn che si sono inventati una bella triade di food design tutto verde. Le bacchette sono ramificate per prendere sushi in quantità industriale, la cannuccia ha due rami per un incontro d’amore con un solo cocktail e lo stecchino, anche quello con due punte, per prendere più olive durante l’happy hour. Bella idea… e credo resti tale, non sono riuscita a capire se si tratta solo di un prototipo o se è in vendita da qualche parte.


Bacchette da viaggio

Dunque… sul sito lavish&lime ci sono un sacco di cosette interessanti, non solo perchè di design ma perchè sono ecologiche certificate e non tossiche, quindi perfettamente adatte per la cucina. Il tipo di bacchette in bamboo sono minimal (il che le rende appetibili solo per quello), leggermente ritorte per facilitare la presa e vendute comodamente in pacchetti da 5 per famiglie numerose. Sono un pò delicatine e vanno lavate a mano ma non è certo una grande fatica lavare 4 bacchette! Da viaggio e con forchetta e cucchiaio sono queste altre bacchette svitabili in acciaio con la scatoletta rigida.


Pearl river

Questa più che essere un’indicazione per un paio di bacchette è una segnalazione per un bellissimo negozio che si trova a Broadway, NYC. Oltre ad essere carico di tutto e di più ancora dello scibile universale ha un sacco di bellissimi chopsticks di tutte le forme, colori e prezzi. Da vedere e acquistare… qui.

A proposito dell'autore

Valentina

Ciao sono Valentina art director, blogger e amante del tè. Mi piace scoprire cose nuove e amo la creatività sotto tutte le forme, cerco spunti creativi e risorse per il mio lavoro e sono convinta che anche tu sei così. Mi sbaglio?

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