A chi piace Alice nel Paese delle Meraviglie? Praticamente a tutti. Non conosco persona che non si sia letta il libro almeno una volta o che si sia vista il celebre cartone della Disney. Quando ero piccola, all’età di 10 anni circa, mi hanno regalato il libro per natale, siccome mi è sempre piaciuto tanto leggere, per quel che ricordo, mi sono subito avventurata nella lettura. Francamente non credo di aver capito molto, ma ricordo che i giorni successivi a scuola me ne andavo in giro con il naso all’insù tutta tronfia della mia nuova scoperta letteraria. A chi mi chiedeva rispondevo che in realtà la storia di Alice non finiva come nel cartone, ma c’era un bel pezzo che mancava attraverso lo specchio!

É evidente che necessitavo di una bella rilettura con almeno un po’ di conoscenza in più per capire la miriade di risvolti, culturali e non, sparsi in ogni angolo dei due racconti. La possibilità mi è stata fornita proprio recentemente visto che in libreria ho trovato una versione tascabile e illustrata in bianco&nero alla modica cifra di 8,80 €. La copertina a colori è di Arthur Rackham mentre i disegni interni sono del primo illustratore storico Sir John Tenniel.

Comunque Alice e le sue avventure hanno sempre interessato il grande pubblico e spesso mi sono chiesta quali siano state nel corso della storia, le sue varie trasformazioni. Come è stata rappresentata dagli artisti che si sono cimentati nell’impresa?


Sir John Tenniel

Ruzzolando nella tana del Bianconiglio | Inspire We Trust

Questo austero signore inglese, con quei bei baffetti da sparviero, di professione faceva proprio l’illustratore, ma la sua specializzazione era la satira politica ben in vista sulle maggiori riviste dell’epoca come Punch. Questo artista era particolarmente apprezzato per la sua vena umoristica e la sua grande capacità di sintesi nel raccontare gli eventi tanto che si procurò diverse collaborazioni come illustratore di libri non solo per bambini. Le sue illustrazioni delle avventure di Alice sono le più famose al mondo, non solo perchè le prime, ma anche perchè vennero riprodotte con la tecnica dell’intaglio su tavoletta di legno (wood engraving) che in effetti permette una migliore gestione dei più particolari. Le riproduzioni più celebri si trovano qui.


Maria L. Kirk

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Una illustratrice alla corte della piccola Alice. Quando nel 1907 scaderono i diritti di copyright per la ristampa del libro partì la corsa degli editori per accaparrarsi una versione del celebre romanzo. Da qui in poi nascono le diverse declinazioni della storia con illustrazioni e traduzioni diverse a seconda della casa editrice. La seconda illustratrice è proprio una donna ed è la nostra Maria che ha il compito per prima di differenziarsi dallo storico illustratore e creare una bimba diversa. E ci riesce benissimo! La seconda Alice ha i capelli castani, gote rosse che le donano un’espressione dolce e un bel vestitino giallo con grembiulino cordinato. Il pettegolezzo? Pare proprio che nel corso del tempo gli illustratori abbiano attinto al proprio corredo genetico ispirandosi ai propri figli. Le sue illustrazioni si possono vedere qui.


Arthur Rackham

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La storia di questo illustratore inglese è classica, magari un po’ lineare nella vita quotidiana ma di sicuro ricca di emozioni artistiche degne della più nera invidia. É particolarmente affezionato alla botanica e all’acquarello, ma quando diventò giornalista e illustratore presso il quotidiano Westminster Budget. Nella sua collezione di collaborazioni artistiche spiccano libri per bambini celebri come Peter Pan, favole dei Fratelli Grimm e ovviamente Alice. Che dire di questa piccola Alice? Sembra una teeny inglese decisamente più scapigliata delle precedenti, non so decidermi se è più credibile tutta compunta e con i boccoli ordinati come le precendi, oppure con il vestito stropicciato e i capelli scarmigliati tipici delle anime in pena. Le sue illustrazioni sono qui.

Bessie Pease Gutmann

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Questa Alice proprio non mi piace. Ha l’aria paffuta e stordita e sembra davvero molto più piccola dell’età che dovrebbe avere. Però vale la pena parlare della sua autrice che sembra essere una delle illustratrici più famose al mondo proprio per i suoi soggetti: i bambini. Tanto per cominciare a differenza degli autori sopra citati, è americana from Philadelphia dove ha studiato presso la Philadelphia School of Design for Women (che già rende l’idea del clima in cui ci troviamo). Per terminare poi con la sua vasta esperienza nel campo dell’illustrazione che comprende collezioni private, riviste e pubblicità. Per farsi una cultura si va qui.

Mabel Lucie Attwell

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Con questa illustratrice torniamo in Inghilterra e torniamo ad una Alice con i capelli rossi e due codini boccolosi un po’ scarmigliati un po’ no. Bellissima, stilizzata e acquarellabile. L’autrice si ispira proprio alla sua giovane figlia, di nome Peggy, per dare un volto alla piccola Alice Liddell. Le sue immagini sono famose quanto quelle della collega americana ed era facile vederle su riviste di settore e non, cartoline, pubblicità di ogni tipo per l’infanzia, scatole di giochi per bambini, biglietti di auguri. Una vera celebrità nel campo a tal punto che le sue collaborazioni con le case editrici per libri sull’infanzia si sprecano. Qui le sue opere.


Albert Edward Jackson

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Alice torna bionda, ma con la riga in mezzo e una trecciona da fare invidia. Ma per quel vestito… niente da fare! Questo illustratore londinese si è occupato di illustrazione per l’infanzia in diverse occasioni proprio illustrando alcuni dei testi classici che migliaia di ragazzini si sono letti da allora fino a poco fa, perchè ora leggono Moccia. Qui un pò di cultura a riguardo.

Gwynedd M. Hudson

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Alice resta bionda con capelli ordinatamente raccolti e un delizioso vestitinio bianco orlato di blu. Faccina pulita e ordinata, manine piccole e l’aria della brava bimba di casa. Le immagini sono un pò opprimenti e i colori sono cupi ma decisamente ricche di particolari che arricchiscono la scena. Così è come la vede Gwynedd M. Hudson. Volete vedere altre opere? Andate qui.

Jessie Willcox Smith

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Questa illustratrice viene dagli Usa e per la precisione da Philadelphia, come Bessie Pease Gutmann, e iniziò i suoi studi come insegnate d’asilo. É una fortuna per noi che abbia scoperto una propensione naturale per il disegno perchè ci ha regalato alcune delle illustrazioni, in particolare, per l’infanzia più belle che abbia mai visto. Anche lei come i suoi predecessori si è occupata di libri per i piccoli, compresa un’edizione illustrata di Heidi, ma anche di poster pubblicitari e una rubrica fissa sul Ladies Home Journal. La versione che questa artista da di Alice sembra essere quella a cui si sono ispirati i disegnatori della Disney. Purtroppo e dolorosamente sono riuscita a trovare solo un’immagine di Alice, in realtà non si tratta di una sola illusrazione ma di collage dei personaggi che ha realizzato.

Questi sono solo alcuni degli artisti che si sono cimentati nella rappresentazione artistica di una ragazzina realmente esistita rendendola immortale. Ce ne sono molti altri e di conseguenza molte altre versioni, declinazioni, espressioni della stessa cosa.
E nel futuro? Che ne sarà della piccola Alice?

A proposito dell'autore

Valentina

Ciao sono Valentina art director, blogger e amante del tè. Mi piace scoprire cose nuove e amo la creatività sotto tutte le forme, cerco spunti creativi e risorse per il mio lavoro e sono convinta che anche tu sei così. Mi sbaglio?

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