Il mio primo incontro con Shaun Tan è stato su uno scaffale in basso verso sinistra, nella sezione dedicata alla narrativa per ragazzi della Feltrinelli. Il libro si chiama “Piccole storie di perferia” (Tales from Outer Suburbia) edito da Rizzoli. Mi avevano già conquistata gli schizzi nella seconda e terza pagina di copertina ma le illustrazioni all’interno non hanno minimamente deluso le aspettative.

In realtà Shaun Tan non è solo un eccellente illustratore ma è un fantastico scrittore in grado di raccontare storie fantasiose ed educative permeate da ricordi d’infanzia e esperienze personali.

I suoi libri sono tradotti in più di 10 lingue e non è difficile immaginare il perchè, le sue illustrazioni sono spettacolari come opere pittoriche (alcune illustrazioni mi ricordano le opere di Hopper), riccamente dettagliate con un uso dei colori che rende l’atmosfera calda e famigliare.

Shaun Tan usa parecchi di mezzi di espressione: matita, inchiostro di china, matita colorata, pittura e varie tecniche di stampa dimostrando una grande versatilità, ogni storia è coronata da uno stile illustrativo diverso sempre adatto all’emozioni che vuole trasmettere.

A matita in bianco e nero o a grosse pennellate di colore vivace, dal punto di vista narrativo, riesce sempre a trovare il modo migliore per coinvolgere il lettore qualsiasi sia il tema che sceglie di trattare, dai temi sociali, politici e storici al surreale e onirico. Proprio per questo motivo i suoi libri non hanno un’età definita, chiunque può apprezzare sia il testo che l’illustrazione.

 

Le piccole storie di Shaun Tan

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I have to say that illustrations are for me the main ‘texts’ in my books, and although writing is often the starting point, it rather acts as a kind of scaffolding or binding that stitches everything together. More recently I have been thinking a lot about visual narrative where there is no accompanying text. I’m intrigued by the ability of the reader to superimpose their own thoughts and feelings onto visual experience, without the possible distraction of words.

Il signor Tan ha anche lavorato come designer teatrale, e ha lavorato come concept artist per il film WALL-E della Pixar, e diretto il cortometraggio The Lost Thing, tratto dal suo libro omonimo, che ha vinto nel 2011 l’Oscar come miglior cortometraggio animato.

Qui il sito del film. La sezione delle faq sul suo sito è davvero dettagliata ed è possibile scoprire davvero tante cose interessanti sull’artista australiano. Fatevi un giro sul suo sito.

A proposito dell'autore

Valentina

Ciao sono Valentina art director, blogger e amante del tè. Mi piace scoprire cose nuove e amo la creatività sotto tutte le forme, cerco spunti creativi e risorse per il mio lavoro e sono convinta che anche tu sei così. Mi sbaglio?

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