Oggi per la categoria fotografia voglio condividere con voi il lavoro di un artista che mi inquieta. Parlo di Oleg Dou e della sua produzione artistica che ufficialmente appartiene alla branca della fotografia ma in realtà porta dietro anche una buona dose di sensibilità artistica e capacità tecniche da fotoritoccatore esperto.

Oleg Dou inizia presto a giocare con la fotografia e il computer. Con la sua macchina fotografica scatta e con Photoshop manipola. Non è una novità, lo fanno in molti, ma per il giovane artista moscovita, manipolare i propri scatti non vuol dire solo abbellire, vivacizzare i colori o far combaciare una modella con i canoni di bellezza attuali.

In questo particolare caso il fotoritocco è servo dell’arte e del messaggio che vuole raccontare, serve a veicolare un concetto a esprimere un’emozione. Quasi tutte le sue fotografie ritraggono volti di bambini o giovani donne, sguardi eterei e senza segni particolari. Non è possibile scorgere alcuna espressione, i personaggi addirittura non hanno ciglia e sopracciglia, non si legge nessun messaggio. Il risultato non può che essere enigmatico e intrigante.

Nonostante la tecnica moderna e la stampa in alta definizione, le opere del russo appartengono ad un’altra epoca quando i ritratti erano l’unico modo per tramandare il volto dei famigliari. Oggi tutti hanno un cellulare che fa le foto e nell’epoca del “selfie” e della “duck face” i ritratti non vogliono dire poi molto. Per Oleg la tela su cui lavorare è il volto.

Oleg Dou

Cubs

La sua collezione “Cubs” fa riferimento esplicito alla tradizione di fotografare i morti, bambini compresi, per ricordare in eterno i loro volti e i ricordi (ricordate il film The Others?).

Oleg Dou | Inspire We Trust Oleg Dou | Inspire We Trust Oleg Dou | Inspire We Trust Oleg Dou | Inspire We Trust Oleg Dou | Inspire We Trust

Another Face

In questa serie il volto è quello di una giovane donna finemente truccata come un clown oppure, secondo la lettura dell’artista, marchiata con i segni della chirurgia plastica.

Un trucco appena accennato che però rivela la sua doppia natura, il volto fotografato è una maschera ossessionata dalle bellezza superficiale e dalla perfezione, è sia vittima che carnefice di se stessa.

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Qui potete vedere il mini documentario sull’artista Oleg Dou realizzato da Adobe in occasione dell’uscita della CS6.

Visitate il sito dell’artista Olegdou.com

A proposito dell'autore

Valentina

Ciao sono Valentina art director, blogger e amante del tè. Mi piace scoprire cose nuove e amo la creatività sotto tutte le forme, cerco spunti creativi e risorse per il mio lavoro e sono convinta che anche tu sei così. Mi sbaglio?

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