Essere un designer e vendere le proprie creazioni oggi non è difficile, sono tantissimi gli spazi sul web che offrono visibilità ai giovani creativi che vogliono misurarsi con il mercato. DaWanda è uno dei marketplace europei più noti e oggi scopriremo meglio la sua filosofia con un’ intervista a Lucia Maria Bruno che ci racconterà qualcosa su questa community.

L’artigianato online su DaWanda è possibile infatti le parole chiave che contraddistinguono il marketplace sono “fatto a mano“, “prodotto unico” e “originalità“. Se siete giovani designer potete vendere il vostro lavoro e condividere esperienze con i 280.000 venditori che hanno già aperto un negozio su questa piattaforma.

 

Intervista a DaWanda

Ma, siccome i numeri possono spaventare o scoraggiare un nuovo arrivato, per scoprire meglio le caratteristiche di questa piattaforma ho fatto quattro chiacchere con Lucia Maria Bruno, Digital PR & Event Manager per DaWanda che ha accettato di rispondere ad alcune domande, quindi ecco a voi l’intervista.

 

Artigianato online su DaWanda, scoprite come con l’intervista a Lucia Maria Bruno.


D: Chi sono i fondatori della piattaforma e perchè hanno intrapreso questa strada, quale era la loro idea?

R: DaWanda è un mercato online di prodotti originali e fatti a mano. È nata, quasi per caso, da un’idea di Claudia Helming e Michael Pütz. I due, al tempo colleghi presso la stessa azienda, avevano tentato di creare delle bambole Matryoshka per Natale da regalare ad amici e familiari. Insoddisfatti del risultato ottenuto, dichiararono fallito questo esperimento di regali fai-da-te, ma partorirono l’idea di una piattaforma interamente dedicata ai creativi e agli amanti dei prodotti fatti a mano: un mercato in cui venditori e acquirenti amanti dell’artigianato potessero incontrarsi e condividere la propria passione per oggetti unici e alternativi rispetto alla produzione e al consumo di massa. 

L’unicità di DaWanda è già dentro allo stesso nome scelto dai suoi due fondatori: in africano, DaWanda è un nome femminile che significa “l’unica” ed è questa la parola chiave per comprenderne al meglio la vera essenza.

 

D: Una community come la vostra in continua espansione e con migliaia di designer che la frequentano può spaventare un maker alle prime armi. Offrite un servizio di orientamento per i nuovi arrivati?

R: Con un certo orgoglio possiamo dire che, con 280.000 venditori e 18 milioni di visite al mese, DaWanda è il marketplace dei prodotti handmade più grande d’Europa.  Tuttavia, questi numeri non devono spaventare vecchi e nuovi arrivati su DaWanda. Infatti, la sua particolarità è data dal suo essere una piattaforma di “Social Commerce” in cui gli utenti possono mettersi in contatto tra loro e con i produttori, commentare e suggerire i propri articoli preferiti tra gli oltre 4 milioni di prodotti disponibili.

Ciascun venditore ha la possibilità di creare un vero e proprio negozio online: all’interno dello shop sono visibili tutti gli articoli, appaiono nelle rispettive categorie e sono indicizzati dal motore di ricerca DaWanda. Ogni negozio inoltre ha un suo indirizzo web, per consentire a ciascun venditore di dargli tutta la visibilità che desidera (all’interno del proprio blog, su Facebook, sui propri biglietti da visita, etc.).

Inoltre, per facilitare il lavoro dei venditori, sono a disposizione degli strumenti infallibili per gestire al meglio il proprio negozio: il Portale del venditore, un blog dedicato in cui trovare le informazioni e i suggerimenti per creare il proprio shop e gestire ogni attività; le indicazioni di base utili per il marketing e il seo; le segnalazioni degli eventi e i mercati più interessanti a cui partecipare; un customer care efficiente e disponibile.

 

D: Quali requisiti deve avere un prodotto per essere venduto sulla vostra piattaforma?

R: Come detto, la parola chiave di DaWanda è l’unicità. Questo è il principio-guida che viene chiesto di osservare a creativi e maker per poter utilizzare la piattaforma: che i prodotti siano unici per i materiali utilizzati, la manifattura o il loro impiego. L’altra parola chiave da rispettare è la creatività: su DaWanda sono presenti molte categorie – dall’abbigliamento agli accessori, dalle borse ai gioielli, dai prodotti per i bambini a quelli per la casa – tutte accomunate dall’offerta di articoli unici, fatti a mano, su misura, personalizzati e in serie limitata o, come amiamo dire noi, Products with Love. Esistono anche delle categorie apposite per articoli prodotti industrialmente: “Materiali”, utili per servire gli artisti del fai da te e “Vintage” per prodotti che hanno almeno 20 anni.

Inoltre, sono stati fissati una serie di principi e di “Linee di condotta” per rendere più agevole agli utenti il commercio su DaWanda. Sono regole semplici – gusto per il bello, professionalità, approfondite descrizioni dei prodotti, foto belle ed accurate – che permettono sia ai seller sia agli utenti la migliore esperienza di shopping handmade possibile.

 

D: Cosa costa mettere in vendita un prodotto su DaWanda? Qual è la vostra percentuale sul prodotto venduto?

R: L’obiettivo di DaWanda è permettere ad artigiani, designer e hobbisti di diventare imprenditori di se stessi e vendere i propri articoli originali e fatti a mano senza alcun rischio. È per questo che aprire un negozio su DaWanda è gratuito e non sono richiesti costi di abbonamento né tariffe di inserzione.

Dopo essersi registrati e aver compilato il modulo online completo di tutte le informazioni, inclusa la distinzione tra commerciante o venditore privato e i metodi di pagamento, si diventa proprietari di un negozio, da gestire e riempire con tutte le proprie creazioni.

Per quanto riguarda la percentuale da conferire a DaWanda, viene addebitata una commissione del 5% sul prezzo del prodotto venduto escluse le spese di spedizione.

 

D: Quali sono i vostri obbiettivi per il futuro? Cosa vi aspettate per il 2015?

R: Il target di riferimento di DaWanda è costituito da persone creative, non importa se artigiani, designer, artisti o hobbisti. Alcuni venditori sono riusciti a trasformare la loro passione per l’artigianato e i prodotti fatti a mano in una fonte di reddito o in un lavoro cui dedicare le proprie energie. Taluni sono dei veri professionisti dell’handmade e hanno ormai intrapreso un vero e proprio business che include attività di marketing, di comunicazione e di visibilità sui social media. Altri, incoraggiati da amici e parenti che credono nelle loro abilità, hanno intrapreso la strada del crafting e usufruiscono di una piattaforma internazionale per allargare i propri ambiti.

Il nostro obiettivo è proseguire su questa strada: dare una possibilità a quanti hanno un talento di condividerlo con un pubblico sempre più ampio e offrire ai nostri utenti i migliori e più interessanti prodotti fatti a mano e con amore.


 

Devo ammettere che questo articolo è difficile da inquadrare in una categoria ben precisa perchè oltre a parlare di design e di designer guarda anche, con occhio attento, al riciclo e al riuso intelligente. La sezione del sito dedicata al diy è davvero molto interessante e propone progetti adatti a tutte le esigenze dalla decorazione della casa alla moda e refashion. Vi consiglio di guardare i tutorial, non rimarrete deluse.

 

come aprire negozio DaWanda

Cosa ne pensate, avete aperto un negozio on line su DaWanda? Scrivetemi o commentate l’articolo e condividete la vostra esperienza!

A proposito dell'autore

Valentina

Ciao sono Valentina art director, blogger e amante del tè. Mi piace scoprire cose nuove e amo la creatività sotto tutte le forme, cerco spunti creativi e risorse per il mio lavoro e sono convinta che anche tu sei così. Mi sbaglio?

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