Tante contaminazioni divertenti e tante sperimentazioni nel primo giorno di visita al Fuorisalone Milan design week. Passeggiando per le vie del distretto di Brera si passa con nonchalance dalla tecnologia all’ecologia. Come è possibile?

È la Design Week milanese che consente di spaziare e di osservare con occhio critico la nostra società. Se non puoi passare da Milano o non hai tempo per vedere gli eventi del Fuorisalone allora ti ci porto io e ti faccio vedere qualche progetto interessante. Pronto a partire?

Prima di tutto perchè andare a Brera?

Brera Design District quest’anno è giunto alla sua sesta edizione. Gli eventi in programma sono tantissimi ed è impossibile perderli, considera che l’anno precedente sono passate ben 140mila persone per le vie di Brera quindi vale la pena camminare per le vie, con cartina alla mano, e fermarsi a visitare gli showroom.

Partiamo martedì 14 di pomeriggio verso le due qualche minuto. Milano è incasinata, affollata e assolata e la colonna sonora è quella dei clacson delle auto. Non ti preoccupare per il traffico, noi siamo in motorino. Parcheggiamo e partiamo subito con la tecnologia.

 

ECAL. University of Art and Design Lausanne

Iniziamo in Via dell’Orso con gli studenti svizzeri che presentano una serie di istallazioni interattive che hanno come principale tema il selfie e il nostro rapporto, quasi ossessivo, con la fotocamera e ovviamente la naturale riflessione sui social.

Due i progetti che mi hanno più incuriosita: il primo ideato da Jules Moskovtchenko, Angélique Stehli e Sunil Vallu è Unshape uno specchio/scanner che invita alla sperimentazione. Posizionati davanti allo specchio e gioca con la barra orizzontale che scansiona in termpo reale (riga per riga) il tuo corpo.

La seconda installazione è di Clément LambeletTerkel Skou Steffensen. Sai indicativamente quanti selfie vengono scattati in una settimana? Te lo dico io, si stima quasi 17 milioni di autoscatti in tutto il mondo.

Quando sei su Instagram tu li guardi tutti? Questa è la riflessione dei designer che hanno creato Selfeed, una macchina che stampa in tempo reale tutti i selfie che vengono postati sui social su un rotolo infinito di carta. Ma a gran sorpresa le foto svaniscono poco dopo la stampa per una reazione chimica tra l’inchiostro e la carta.

Fuorisalone 2015: Brera Design District / ECAL Fuorisalone 2015: Brera Design District / ECAL Fuorisalone 2015: Brera Design District / ECAL Fuorisalone 2015: Brera Design District / ECAL

Entrambe sono una bella riflessione sul rapporto che abbiamo con i social.

Guarda il sito di ECAL.

 

[róng]

Passiamo al design Made in China con “Rong” che è organizzato da Hangzhou Yuhang RONG Contemporary Art and Design Center. La sperimentazione coinvolge 17 designer di vari campi di interesse dal design di prodotto alla grafica. L’obbiettivo è la sperimentazione sui 5 materiali cinesi tradizionali e il 2015 è l’anno dedicato al fango (mud).

La terra, come materiale, nella tradizione cinese è sfruttata in diversi modi come la ceramica, i mattoni, piastrelle, sabbia, argilla, pietra e pigmenti minerali. I 17 designer che hanno partecipato hanno sperimentato con questi materiali cercando di recuperare la tradizione applicandola a forme di design più moderno. Il risultato per me è fantastico e la filosofia del recupero della tradizione e rilettura in chiave moderna mi affascina sempre.

Ecco alcuni progetti interessanti.

Fuorisalone 2015: Brera Design District / Rong Fuorisalone 2015: Brera Design District / Rong Fuorisalone 2015: Brera Design District

Guarda il sito di [róng].

 

Ortofabbrica Concept Lab

Questo è il passo successivo, ci spostiamo a Palazzo Cusani in Via Brera (poco distante dall’Accademia) e ci immergiamo in un cortile di calma. Letteralmente in un’oasi di pace e verde.

Qui i progetti dedicati al green design si sprecano e veniamo subito accolti da pareti vegetali che rinfrescano l’ambiente e mettono subito di buon umore. Qui è facile trovare poltrone e tavoli vegetali, sedie ornamentali realizzate con canne non trattate e anche meravigliose pareti ricoperte di piante di tutti i tipi.

Il progetto interessante è la Tasca vegetale, ovvero una parete composta a moduli per il contenimento delle piante. É realizzata con il kenaf, una pianta antichissima di origine africana cha fa miracoli, infatti assorbe più anidride carbonica e rilascia una notevole quantità di ossigeno e soprattutto depura dallo smog. Si presenta nella forma di feltro combinato con altre forme vegetali e garantisce resistenza all’usura e anche proprietà di fonoassorbenza.

Fuorisalone 2015- Brera Design District / ortofabbrica.jpg Fuorisalone 2015- Brera Design District / ortofabbrica.jpg Fuorisalone 2015- Brera Design District / ortofabbrica Fuorisalone 2015- Brera Design District / ortofabbrica

Dobbiamo fare qualche riflessione sul feltro e sulle sue straordinarie proprietà!

Guarda il sito di Ortofabbrica.

 

Energy for creativity: Orto Botanico di Brera

Visto che siamo a pochi passi dall’Accademia di Belle Arti di Brera conviene fare un giro all’Orto Botanico dove è in previsione un evento molto interessante in collaborazione tra Interni e Be Open. Ne parlerò un bel pò in un prossimo articolo, quindi non perderlo. Stay tuned!

News! Ecco l’articolo dedicato all’Orto botanico di Brera:

Fuorisalone 2015: Energy for creativity

 


 

Questa prima parte si chiude qui, ho ancora un sacco di cose da farti vedere, se hai voglia di scoprire altre cose domani esce il prossimo articolo, non te lo perdere! 

La seconda parte è online, finiamo il viaggio verso Brera e scopriamo le novità:

+ Fuorisalone 2015: Brera Design District / Secondo appuntamento.

 

 

A proposito dell'autore

Valentina

Ciao sono Valentina art director, blogger e amante del tè. Mi piace scoprire cose nuove e amo la creatività sotto tutte le forme, cerco spunti creativi e risorse per il mio lavoro e sono convinta che anche tu sei così. Mi sbaglio?

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